15 ottobre 2008

Chi ha paura del Gay Pride?

Partito Democratico con An, uniti nell’omofobia, unica cosa davvero bipartisan

L'annuncio che il Gay Pride nazionale 2009 si terrà a Genova il prossimo 13 giugno scuote la città ligure. A sorpresa, contro la manifestazione insorge il Partito Democratico che offre la sponda ad An in un'alleanza trasversale con l'Udc. Il capogruppo di An in consiglio regionale Gianni Plinio invoca l'intervento del sindaco Marta Vincenzi: «Vieti questa oscena carnevalata d'insulti». Stesso augurio espresso dall'Udc. Ieri Plinio ha dato vita al comitato "Gay Pride-No grazie": «Da qui a giugno c'è tempo per formare un fronte trasversale per impedire questa blasfemia». Il comitato ideato dall'esponente del centro-destra potrebbe trovare un insperato appoggio da parte di una vasta area del centro-sinistra. A partire dal presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto della “Ex-Margherita” che ha affermato «Una manifestazione provocatoria! », continuando con il Partito Democratico: «Rispetto le persone ma ostentare esageratamente situazioni diverse come si fa durante il Gay Pride è un fatto negativo.», dice il vicepresidente della giunta regionale Massimiliano Costa. Ancora più deciso il senatore Pd Claudio Gustavino: «Come genovese non posso essere orgoglioso che il Gay Pride si svolga nella mia città». Che a dirlo sia un uomo del centro-sinistra suona strano: «Essere del Pd non significa aver abolito il buon senso. Far sfilare transessuali e travestiti è solo una provocazione. Se fossi il sindaco...».

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