30 novembre 2008

Carfagna in campo per i gay «Aggravanti a chi discrimina»

Il ministro: «Io non ce l'ho con gli omosessuali, voglio che sia chiaro. Servono norme più severe e dico sì ai DiDoRe» (ndr: in pratica i di.co di Brunetta ma senza reversibilità della pensione, o almeno pare, nessun telegiornale ne ha parlato!).

Il ministro legge i dati sulle discriminazione dei gay, in Europa. Numeri che superano il 70 per cento, un po' ovunque.

«Questo è un problema che voglio tenere in considerazione », commenta il ministro Carfagna. E dice: «Per questo sto preparando una norma che prevede un'aggravante per gli atti di discriminazione di tipo sessuale. Qualsiasi atto di discriminazione ».
Non sta scherzando, garantisce. È seria, Mara Carfagna: «Io non ce l'ho con gli omosessuali. Vorrei che sia chiaro ». È decisa: «Sono anche favorevole a una legge che riconosca loro i diritti che oggi non hanno». Per capire: è d'accordo con i Didore che stanno preparando i ministri Gianfranco Rotondi e Renato Brunetta. Spiega, infatti: «Non è nel programma di governo una legge sui diritti degli omosessuali, ma va bene farla».

Quando è salita sul palco per confrontarsi con le ministre dell'Unione Europea, Mara Carfagna ha raccontato del suo disegno di legge sulla prostituzione, del garante dell'infanzia, della legge sullo stalking. Ma ha aspettato di scendere da lì per annunciare qualcosa che nel resto dell'Europa è già un progetto diffuso e da noi sembrava un sogno lontano: «Stiamo preparando un progetto di integrazione per i rom».

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