30 novembre 2008

Ogni città qualche guaio ha!

I migliori divieti dei sindaci di Nottingham

A Taormina è vietato girare a torso nudo fuori dalla spiaggia; un divieto che d’altronde si ripete pari pari a Capri, Amalfi, Riccione, Forte dei Marmi, Venezia, Alassio. Più originale il divieto agli zoccoli di legno, vigente a Capri e Positano. Sempre a Capri, guai a chi addenta un tramezzino sul lido o dentro un parco; ma a quanto pare c’è tolleranza sul gelato. Tolleranza zero viceversa in provincia di Oristano: chi fuma in spiaggia rischia una sanzione da 360 euro. Però nel Mezzogiorno dopotutto il clima è più mite, più clemente. Man mano che risali la Penisola, t’imbatti nei rigori dell’inverno. Metti per esempio Assisi, la città di san Francesco: lui chiedeva la carità, ma qualche giorno addietro il sindaco ha vietato accattonaggio e nomadismo. E oltretutto (secondo una nota dell’Ansa) con il plauso dei frati, dato che i mendicanti allontanavano i turisti dalla basilica e dalla tomba del santo. Ma la caccia al barbone ormai imperversa in lungo e in largo: divieti analoghi s’incontrano a Pescara, Bologna, Firenze, Padova, Verona, Torino, Trieste, Cortina. C’è poi il caso di Firenze, dove a proteggere il decoro cittadino manca soltanto il filo spinato. L’11 agosto è entrato in vigore il regolamento di polizia urbana, eufemisticamente titolato «Norme per la civile convivenza in città». Che cosa stabilisce? Vietato sdraiarsi per strada, neanche se ti viene un crampo alle ginocchia. Vietato legare la bicicletta a una panchina. Vietato sbattere tovaglie sui balconi. Infine si può pasteggiare in pubblico, però solo con stile. In Versilia va anche peggio. A Forte dei Marmi multa da 10 mila euro per le massaggiatrici in spiaggia, nonché veto ai tagliaerba nei week-end. A Marina di Pietrasanta è proibito tuffarsi dal pontile; vi si può pescare, ma con un massimo di 2 canne da pesca. E così via, verso il profondo Nord. A Voghera hanno inventato il divieto di sosta in panchina dopo le 23, se a sostare sono più di 3 persone. Novara li ha subito emulati, ingaggiando una corsa al rialzo: l’ordinanza vieta assembramenti (concesse al max 2 persone) in alcuni parchi della citta'. È il ritorno delle adunate sediziose, quelle osteggiate dal fascismo. Vietate le bevande in vetro nelle ore serali: succede a Ravenna, Genova, Monza, Brescia. Ma non c’è limite alla frenesia dei limiti. A Eboli il sindaco ha introdotto una multa da 500 euro per le effusioni in auto. Forte dei Marmi punisce ogni attività sulla battigia, compresi i castelli di sabbia. Ravenna castiga con 1000 euro chi fa il bagno dopo le 20.

http://it.youtube.com/watch?v=XxFIo9pYwx4&feature=related

Nessun commento: